LIMITI DI ATTERBERG

Atterberg nel 1911 introduce il concetto di consistenza del terreno in funzione del contenuto d’acqua presente.

I contenuti d’acqua, corrispondenti alle condizioni di passaggio “convenzionali” tra i vari stati, sono definiti limiti di Atterberg, e variano da un tipo di argilla ad un altro. Atterberg afferma che un terreno argilloso può esistere in uno dei quattro stati: Stato solido, Semisolido, Plastico, Liquido.

I limiti sono stati definiti attraverso la realizzazione di particolari procedure, effettuate mediante attrezzature specifiche come la scatola di Casagrande e il penetrometro a cono.